RugBio non ha confini
Rugbio, in collaborazione con la Polisportiva “Palestine youth club/ shatila” e l’Associazione Italiana “Sama For Education” apre il progetto Rugbio Libano nel campo profughi di Shatila a Beirut.
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Rugbio, in collaborazione con la Polisportiva “Palestine youth club/ shatila” e l’Associazione Italiana “Sama For Education” apre il progetto Rugbio Libano nel campo profughi di Shatila a Beirut.
Presente sul territorio Libanese ormai dal 1982, è caratterizzato da una presenza consistente di profughi palestinesi e siriani con quasi trentamila profughi in un chilometro e mezzo quadrato, in condizioni igienico sanitarie molto precarie.
In questo contesto sono proprio i bambini a patire le quotidiane situazioni di elevata vulnerabilità e criticità; i bambini, infatti, non potendo andare a scuola regolarmente presentano un basso livello di istruzione. All’interno del campo profughi infatti non vi sono centri educativi e aggregativi strutturati in cui possono apprendere, anche attraverso il gioco ludico, competenze e abilità sociali, regole, confini, valori.
Il progetto “Rugbio Libano” vuole diventare una risorsa territoriale perchè il Rugby offre stimoli importanti nei processi di sviluppo, creando le condizioni per favorire l’incontro e la cultura del sostegno e della solidarietà tra i ragazzi di diverse culture.
Nello specifico gli obiettivi educativi che persegue il progetto “Rugbio Libano” sono:
Siamo partiti con 30 palloni e un vasto kit di magliette. Noi siamo la squadra del sostegno vero.